40 anni e non sentirli..

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a cura di Antonella Catenazzo

L’Associazione Turistica Pro-Loco celebra quest’anno 40 anni di vita. Sarebbe in realtà più giusto dire 40 anni di attività perché da quando quest’associazione nacque, nell’ormai lontano 4 febbraio del ’69, non ha mai smesso di impegnarsi per la promozione e la crescita del paese. Pure tra molte difficoltà e sacrifici.Ne parliamo appunto, tra le altre cose, con l’attuale presidente della Pro-Loco, Benvenuto Baldassarro.

Una celebrazione per i 40 anni: come mai questa iniziativa?

Perché riteniamo che 40 anni siano un traguardo importante per un’associazione in generale. E per una come la nostra in particolare visto che, va ricordato, questa è un’associazione di volontariato; un’associazione, cioè, in cui chi vi si dedica mette a disposizione il proprio tempo libero e non solo… senza pretendere nulla in cambio.

In questi 40 anni, quali ritenete siano i traguardi più importanti raggiunti?

Penso che abbiamo sempre fatto del nostro meglio per quel che sono le finalità dell’associazione, ovvero la promozione e la valorizzazione del territorio. Abbiamo creato una serie di manifestazioni, tutte con un fine ben preciso.Prendiamo ad esempio il Corteo Storico, manifestazione nata all’inizio degli anni ’80 proprio per valorizzare il castello e la sua storia; il Presepe Vivente è nato alla Consolazione per la valorizzazione della storia del luogo e la scelta del periodo di Natale è in riferimento a S. Alfonso, che qui compose “Tu scendi dalle stelle”; o la Sagra delle Orecchiette ripresa 31 anni fa e nata per la valorizzazione del patrimonio naturlistico del Bosco della Consolazione oltre che dell’enogastronomia locale, anche se, purtroppo, di “eno” è rimasto ben poco. Il nostro intento è che quando si dice “Presepe Vivente” o “Sagra delle Orecchiette” venga spontaneo il collegamento con Deliceto.Si parlava del sostegno economico. La vostra è un’associazione di volontariato: per quanto riguarda i contributi avete trovato partecipazione da parte del comune e della cittadinanza? È una domanda importante. Certo, senza disponibilità economica non si fa molta strada. Ovviamente tutto dipende da come lavori. Se oggi disponiamo di circa 150 associati vuol dire che operiamo bene e la gente contribuisce volentieri. Per quanto riguarda le istituzioni, devo dire che bisogna sempre lottare, lavorare, mai arrendersi. Se si riesce a fare bene credo che gli enti pur se tra mille difficoltà non si tireranno indietro.

A proposito dei commercianti: come accolgono il vostro lavoro di promozione che è inteso per favorire il turismo e perciò, in ultima analisi, soprattutto il loro settore?

Devo dire che purtroppo il commerciante, o per fortuna una parte di essi, è rimasto radicato alla cultura tradizionalista, vorrebbe vedere il tornaconto economico il giorno dopo essersi iscritto all’associazione. Devono capire, che essere soci ha un valore diverso e il tornaconto lo si vedrà nel tempo. Quando si organizza una manifestazione, l’obiettivo, oltre che di valorizzazione, è anche quello di creare movimento turistico e si sa, dove c’è gente c’è anche benessere: dall’acquisto di un caffè a quello di un souvenir o di prodotti gastronomici locali ecc…

Come reagiscono invece i cittadini alle vostre attività?

Mah, non so. Ci sono sempre le solite percentuali: a seconda delle manifestazioni, c’è chi apprezza di più, chi di meno; c’è gente a cui non importa niente, altri che sono abituati sempre e solo a criticare…Noi andiamo avanti per la nostra strada. È chiaro che, quando sono costruttivi, accettiamo anche le critiche e i consigli.

Si può dire che il bilancio di questi 40 anni sia positivo?

Penso proprio di si. Penso che possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, anche perché già il fatto che siamo arrivati a così tante edizioni consecutive delle nostre manifestazioni è un buon segnale.Stiamo portando avanti un bel programma di manifestazioni e tutto sommato questo vuol dire che buona parte della gente apprezza. Facendo un resoconto anche economico possiamo dire che, negli ultimi 7 anni abbiamo movimentato circa 90.000 euro, che non è poco, e buona parte sono rimasti in loco, soprattutto tra i commercianti. Per quanto riguarda la lira, dall’anno di costituzione (il ’69) fino all’avvento dell’euro, siamo sui 100.000.000 di vecchie lire. Chiaramente molte cose sono cambiate. Tanto per fare un esempio, il primo contribuito che il Comune diede all’associazione, si parla del lontano 1969, era di £ 300.000. Se si pensa che allora una quota associativa costava £ 1.000 e che oggi costa invece € 20 si capisce come il tempo sia passato.

E per quanto riguarda la sua esperienza all’interno della Pro-Loco?

Beh, devo dire che la Pro-Loco è nata quasi con me. Io sono entrato giovanissimo, avevo 17 anni quando entrai a far parte del Consiglio d’Amministrazione. Quindi dal gennaio del ’74 fino ad oggi, salvo un periodo di 4 anni, ho sempre fatto parte attivamente della Associazione, prima come consigliere, poi come segretario, vice-presidente e poi dal 1980 fino al ’99 e dal 2003 ad oggi come presidente. Perciò si può dire che molte delle attuali manifestazioni sono nate anche grazie al mio impegno e al mio interessamento. Cosa sente di potersi augurare per i prossimi 40 anni per l’associazione e per lei stesso nell’ambito della Pro-Loco? Eh, eh. Devo venire col bastone qua alla Pro-Loco? No, no. Io penso che 40 anni è un bel traguardo. Di certo non mi si potrà dire di non aver fatto molto per il paese. Non sono sicuramente vecchio ma, comincio a fare i conti con la pensione. Eh, eh. Ci saranno sicuramente nuove leve, volenterose che subentreranno e prenderanno in mano la situazione. Dopo più di 30 anni di lavoro come volontario, con soldi sempre risicati, a volte rimettendoci di tasca propria, ti vien di pensare di lasciare, anche perchè in debito con la famiglia. Certo le soddisfazioni non sono mancate. Sono comunque soddisfatto di aver portato la Pro-Loco a un certo livello. L’ultima creatura figlia della Pro-Loco è il Servizio Civile UNPLI, capace di formare tanti giovani del posto e di produrre tanto materiale utile. Da oltre un anno c’è il sito web, uno strumento mediatico capace di avvicinare e riscoprire tanti nostri concittadini sparsi per il mondo. Anche qui non è facile la gestione, se solo si pensa alla puntualità e agli impegni intrapresi. Il merito va ancora una volta al Comitato che ha appoggiato queste iniziative per dare ancora una volta slancio e promozione al nostro caro paesello. Dunque 40 anni, un traguardo importante, che va degnamente celebrato. Il programma durerà dal 28 febbraio al primo marzo e sono previsti parecchi appuntamenti importanti tra cui l’intitolazione della sede associativa al prof. Amedeo Iossa e la prima edizione del “Premio Deliceto” il 1° marzo e un eccezionale Annullo Filatelico del Quarantennale il 28 febbraio, che non potrà non interessare gli appassionati. Vi consigliamo di seguire con attenzione gli sviluppi della celebrazione e di questa meritevole associazione.

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