MAZZEO SBAGLIA SUL PIU’ BELLO

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Seria B | Pescara-Foggia 1-0 | Decide un gol di Gravillon

Mazzeo sbaglia sul più bello, Gravillon castiga il Foggia: rossoneri sconfitti anche a Pescara

All’Adriatico finisce 1-0 per i padroni di casa, ma i satanelli hanno di che recriminare dopo l’errore dal dischetto del centravanti al 68’ quando si era ancora sullo 0-0. Cinque minuti dopo, la rete del difensore. Terzo k.o. di fila per la squadra di Grassadonia

Seria B | Pescara-Foggia 1-0 | Decide un gol di Gravillon

Fa festa il Pescara, oltre i propri meriti, per la terza volta di fila nel giro di un anno. Stavolta non c’è stata una goleada a rendere amaro il pomeriggio dei rossoneri, ma resta ugualmente il rammarico per cio che sarebbe potuto essere e non è stato. Soprattutto considerando il rigore fallito da Mazzeo al 68′, cinque minuti prima del gol vittoria di Gravillon.

Classica situazione da ‘Sliding doors’, classicissimo esempio concreto di una delle leggi più antiche del calcio, peccato che quel “gol sbagliato, gol subito” finiscano per penalizzare il Foggia, che incassa il terzo k.o. di fila e un pochino di preoccupazione deve provarla.

PRIMO TEMPO – La legge del calcio più vecchia e nota, eppure mai passata di moda decide un match che almeno nel primo tempo ha avuto pochi contenuti. L’equilibrio sostanziale tra le due squadre si evidenzia sia nella lentezza della manovra, spezzata qua e là solo da qualche timido tentativo di ripartenza orchestrato dagli esterni pescaresi, che nella povertà di idee negli ultimi 15-20 metri. Il Foggia evidenzia ancora una certa lentezza nel portare palla in avanti, e l’assenza di un partner che vada a beneficiare dei movimenti fuori dall’area e ai tentativi di cucitura di gioco di Mazzeo. Né il fumoso Chiaretti né lo spaesato Deli sembrano essere in grado di accompagnare o di leggere le intenzioni del 19 rossonero. Né si può chiedere che sia Zambelli a inserirsi in area come una mezzala d’assalto. Morale della favola: a parte una rasoiata fuori misura di Carraro e un tiraccio di Martinelli finito su qualche satellite di Giove, non si annota alcun pericolo per Fiorillo.

Non che il Pescara faccia meglio, sia chiaro. Ma nell’economia del match, l’atteggiamento più attendista e meno propositivo degli abruzzesi dà più senso allo 0-0 con il quale va agli archivi la prima frazione.

SECONDO TEMPO – La fisionomia del match resta la stessa, malgrado qualche errore in disimpegno del Pescara che potrebbe essere sfruttato meglio. Pillon attinge alla panchina per mutare la sceneggiatura del match, richiamando Capone e Kanoute, per Antonucci e Machin. Cambi azzeccati per la vitalità che i due sembrano conferire alla manovra dei biancazzurri, pur restando nel terreno della mediocrità generale. Grassadonia indugia forse un po’ troppo prima di dare un po’ più di verve a un attacco sterile e immalinconito. Spazio a Galano per Chiaretti. Detto fatto, il folletto foggiano riceve un cioccolatino da Mazzeo, bravo a recuperare palla sulla trequarti, e viene affossato da Machin. Rigore. E qui si scrive la storia della partita. Il treno fermo al bivio che conduce a due destini opposti prende la strada di Pescara, mentre il pallone calciato da Mazzeo centra la traversa. E’ il 68’, il Foggia la partita la perde lì. Anche perché per l’ennesima volta la squadra di Grassadonia si rivela incapace, nei momenti bui, di evitare quanto meno la sconfitta. E infatti capitola su un cross dalla sinistra che Gravillon schiaccia in rete anticipando Loiacono. A nulla vale il forcing confuso e disperato, ma soprattutto poco lucido, che vede il Foggia spingersi in avanti prima con il 4-3-3 dopo l’ingresso di Cicerelli per lo stesso Loiacono, e infine con le 4 punte quando anche Gori viene gettato nella mischia. Ma a parte un capolavoro di Fiorillo che schiaffeggia un colpo di testa di Mazzeo, da quelle parti arrivano pochi palloni realmente pericolosi per il Pescara, realmente utili per scongiurare il terzo k.o. di fila, quello più preoccupante.

Pescara-Foggia 1-0

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