Maestri delicetani nel mondo
Alla scoperta di personaggi che hanno dato lustro al nostro paese
Chi conosce la storia del nostro paese sa che essa è attraversata da tanti uomini illustri, che hanno avuto i loro natali a Deliceto ma che si sono fatti apprezzare in giro per l’Italia e nel mondo. Parliamo di musicisti, giuristi, letterati, dottori, scienziati e quant’altro, che provenivano, per lo più, da famiglie aristocratiche o alto borghesi. Ma anche le classi sociali, per così dire, meno abbienti, hanno contribuito a dare lustro al nostro paese, allevando e formando figli che si sono fatti conoscere, nei vari campi d’azione, per le loro grandi ed innate capacità. Vi racconto proprio la vita e la storia di uno di questi: il maestro restauratore Armando Di Francesco, nato a Deliceto il primo maggio del 1933 da Luigi, maestro di musica e scultore di legno, e da Rosaria Sene. Come spesso succedeva all’inizio del secolo scorso, specie nelle famiglie numerose, e nel nostro caso parliamo di undici persone, di cui ben nove figli, Armando, in giovane età dovette abbandonare la sua terra e cercarsi un avvenire altrove. Si trasferisce a Barge in provincia di Cuneo, dove, in seguito, lo raggiunge anche il resto della famiglia. Dopo qualche anno arriva in Liguria a Moglio d’Alassio, provincia di Savona, qui conosce la donna che diventerà sua moglie ed ivi si stabilisce definitivamente, diventando padre di una figlia, Rosanna. Apre un proprio laboratorio di restauro mobili nella vicina Alassio, in vico Piemonte, dove esercita per decenni la sua professione d’ebanista, con maestria, competenza, professionalità e passione, riportando allo stato originale mobili antichi di pregiata fattura. Gli Alassini finiscono per innamorarsene e la loro stima nei confronti del maestro delicetano cresce a tal punto che quando egli, qualche anno fa, manifesta la propria intenzione di attaccare gli attrezzi al chiodo, per raggiunti limiti d’età, decidono di dar vita ad una petizione per fargli cambiare idea. Un’iniziativa che è già di per sé il segno di una grande stima, nonché riconoscimento della sua opera. A settantasei anni, ora, forse, metterà da parte l’arte, per godersi la vecchiaia, o magari non riuscirà a staccarsi del tutto dal banco di lavoro che, in oltre cinquant’anni, ha visto passare mobili di rango appartenuti alle più note famiglie piemontesi, lombarde e della riviera ligure di ponente. Qualunque sia il seguito di questa storia, nel rispetto di quelle che saranno le sue scelte di vita, noi Delicetani siamo orgogliosi del maestro Armando Di Francesco e facendoci interpreti del pensiero del sindaco, Benvenuto Nigro, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza, diamo merito e riconoscimento alla sua arte che ha fatto conoscere ed apprezzare il nostro paese in quella parte d’Italia, dicendogli semplicemente: Grazie!
Michele Roselli