….e la storia continua
Presentazione del secondo volume di “Deliceto – notizie storiche” a cura della professoressa Grazia Iossa
Teresa Bizzarro
Come un figlio coltiva dentro di sè l’affetto, l’amore e la riconoscenza verso il proprio genitore quanto più riesce ad instaurare con lui un rapporto di dialogo e conoscenza, così “il figlio di una terra” sente accrescere l’amore e il legame con il suo paese quanto più si ritrovi ad assaporarne la storia e a conoscerne la vita.
Sabato 11 settembre, Sala Europa di Deliceto: nell’atmosfera di una numerosa e attenta platea prende vita un dialogo continuo e coinvolgente, incancellabile (proprio perché impresso sulla carta) e che già crea negli spettatori (futuri lettori) la voglia di sapere, di conoscere, di meravigliarsi dei “nostri tesori” a volte così vicini agli occhi da non saperli vedere. La professoressa Grazia Iossa, curatrice del secondo volume di Deliceto – notizie storiche, fa spesso riferimento, durante la serata, all’amato padre, l’illustre storico Amedeo Iossa, sottolineando i lavori di ricerca e di studio da cui prende spunto il volume presentato. Sulla base, infatti, delle informazioni, acquisite già in passato dal “maestro Iossa”, la professoressa ha approfondito, con ricerche sempre nuove e non poco faticose, lo studio della storia di Deliceto, concentrandosi, per la realizzazione di quest’opera, in un periodo che va dal 1000 al 1700. L’attenzione degli illustri relatori, del Sindaco di Deliceto Antonio Montanino, dell’assessore Stefano Ieffa e del moderatore, professor Paolo Pacella, è innanzitutto quella di sottolineare il notevole valore dell’opera, al di là di semplici formalismi di cortesia, giacché del libro si possono, già di primo acchito, apprezzare: l’originalità dell’esposizione, l’abbondanza delle notizie raccolte e soprattutto la capacità di coniugare passato e presente. Come sottolineato dall’ingegner Carmine Suriano (il quale ha seguito con un valido supporto la realizzazione del lavoro), la grandezza dell’opera è stata “la capacità di coniugare lo spazio fisico reale e attuale con il tempo di epoche passate”.
Il libro è diviso in due tomi: il primo riguardante l’età baronale e lo sviluppo dell’abitato; il secondo si concentra, invece, su dati e informazioni risultanti dal catasto Onciario del tempo. «Questo libro-documento – afferma l’avvocato Nicola Bonuomo, uomo conosciuto da tutti per la sensibilità e il sentito legame verso il paese natio (che spesso l’ha visto impegnato in opere di ripristino e valorizzazione del territorio) – aiuta a farci leggere tanti angoli di strade che abbiamo guardato senza vedere: chiese, monumenti, quadri che tornano a vivere e a parlarci attraverso questo libro». Al fine di migliorare la comprensione degli argomenti trattati, il volume è corredato di fotografie e disegni a carattere documentario, che portano la firma di tre diversi autori: il maestro d’arte Rocco Tarallo, Diego Petrella, e l’architetto Mattia Bonassisa. Di forte impatto e interesse, l’intervento del professor Pasquale Corsi, docente di Storia Medioevale presso l’Università di Bari e di Foggia: «L’era del libro non è e non può essere superata da internet: l’odore della carta, la maneggevolezza di un testo, l’approccio diretto con esso… è qualcosa che “il virtuale” non può rendere». Il testo riconduce alle origini e traccia un filo di conduzione con la sapienza tramandata dagli antenati e distillata da una catena ininterrotta di esperienze di vita. «Ecco, dunque, – continua il professor Corsi – che lo studio della storia, a tutti i livelli, diventa uno dei mezzi fondamentali per offrire un antidoto efficace alla disgregazione morale della società». “Siamo come dei pigmei sulle spalle dei giganti”, per cui ci sono tutte le condizioni affinché quest’opera serva da stimolo per oggi e per gli approfondimenti di domani.