Francesco de Matteo

FRANCESCO DE MATTEO, nacque a Deliceto il 19 aprile 1877. studiò nel liceo Nazionale Vittorio Emanuele di Napoli. Per assecondare la sua naturale inclinazione verso la musica, combatté e vinse la riluttanza dei familiari che volevano avviarlo agli studi classici. Intraprese così la carriera musicale divenendo maestro e compositore. Sarebbe stata sicura promessa di grandi conquiste se la morte non lo avesse rapito alla tenera età di 22 anni. Giovanissimo ancora scrisse e musicò la sua prima opera: “Dramma eterno”, rappresentato nel 1897 con grande successo, prima al Comunale di Catanzaro e poi al Teatro Mercadante di Napoli. Nello stesso anno l’opera fu eseguita anche al Caffè Starace di Napoli da di Pianello. Intanto una tubercolosi polmonare si stava impossessando di lui. Per la cura si recò in Svizzera a San Moritz, ma con poco profitto. In tale travaglio morale e fisico trovava sollievo e svago nell’eseguire composizioni musicali e poetiche: scrisse e musicò “Spiritismo”, “Jannette”, “Intermezzo”. Musicò “Preludio”, “Madame Bovary”; i versi del Prof. S. Falzone “Marco”, e quelli di A. Genise “rimpianto”. Compose “Nitta”; “Il Demente” e numerose canzoni, poesie ed anche disegni a carboncino come “La Maternità”. Tutte queste opere manoscritte si conservano nel museo civico paesano. La malattia, intanto, si aggravò, né l’aria di Posillipo, né quella di San Remo lo aiutarono, fu costretto a ritornare in Svizzera, al Sanatorium di Davos-Platz, fiducioso di trovare ristoro alla sua salute, ma nessun rimedio poté allontanare il gelido soffio della morte che il 18-6-1899 lo colpì inesorabilmente. La sua salma fu trasportata a Deliceto e tumulata nella tomba di famiglia. Fu stimato da molti valenti maestri del tempo tra cui Pietro Mascagni e J.E.F. Massenet.