Alla rocca di Deliceto

Cara terra natia

Come nave senza nocchiero,

scampata alla gran tempesta,

tra valli verdeggianti e turci,

tu resisti immobile e solitaria,

oh rocca della mia cara terra natia!…

Tu integra resisti alla tempesta

Che tende diroccati ancora!

Personaggi illustri e ignobili

Hanno formato il loro

Gruppetto di roditori perenni;

ma so bene che la tua rocca, forte e irremovibile,

tutti li vedrà sepolti.

Fanno male, poveretti,

ai loro simili, ai figli propri!…

nient’altro sanno dire:

parole alla carlona,

che i servitori beoni e furfantelli

diffondono in ogni dove,

con le loro marachelle.

Attento, cittadino accorto,

chè l’insetto nocivo è illuso

della tua specie ha nidato

ancora in questo luogo:

guarda con fiducia la rocca

della tua terra, che è perla

tra le perle e per te…

non ve ne sono delle più belle!

Prof. Alfonso Nota – 1976