L’UNITRE sede di Deliceto, presenta: S.Mattia l’enigma dell’apostolo…

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S.MATTIA, L’ENIGMA DELL’APOSTOLO E DEL PATRONO. INCONTRO DELL’UNITRE –Sede di Deliceto
a cura di Antonella Catenazzo

E che non si dica più che Deliceto è un paese addormentato. Culturalmente parlando.
Il primo sbadiglio del mattino lo dà, ancora una volta, l’UNI3, l’Università delle Tre Età, che continua l’impegnativa missione intrapresa con la propria apertura: quella di rendere la cultura accessibile a tutti.
Quello a cui ho assistito ieri è stato definito da Beatrice Inneo, direttrice dei corsi dell’UNI3 di Deliceto, il primo incontro culturale nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Università.
Erano presenti, al tavolo dei relatori, il dott. Antonio Montanino, assessore provinciale, la professoressa Rina Di Giorgio Cavaliere, responsabile UNI3, l’avvocato Mattia Iossa, docente del corso di Storia del Territorio e la neodottoressa Caterina Russo, vera protagonista dell’incontro. In veste di moderatore, il giornalista Michele Campanaro.
Dopo i tradizionali saluti introduttivi, in cui tutti hanno espresso il loro apprezzamento per le attività portate avanti dall’UNI3 e i migliori auguri per il lavoro futuro e il raggiungimento di obbiettivi sempre più soddisfacenti, la parola è passata a Mattia Iossa e a Caterina Russo.
L’avvocato Iossa, dopo aver ricordato l’importanza della conoscenza della storia del proprio territorio, insomma, delle proprie origini, ha colto il pretesto che la presenza della dott.ssa Russo offriva per ricordare la necessità di inculcare nei ragazzi l’amore, appunto, per la storia di questo territorio.
Ha lodato il lavoro di ricerca e di analisi svolto dalla dott.ssa Russo ed espresso l’auspicio che altri, magari con il supporto delle autorità, seguano il suo esempio.
Ed eccoci al nocciolo dell’incontro.
Perchè, in definitiva, l’incontro, che aveva come tema: “S.Mattia. l’enigma dell’Apostolo e del Patrono” è stato l’occasione per evidenziare il brillante lavoro di ricerca della dott.ssa Russo, che si è da poco laureata con una tesi proprio su questo argomento.
La dott.ssa Russo ha infatti esposto la sua tesi, durante l’incontro, in cui, a dispetto della carenza delle informazioni a sua disposizione, ha sviscerato, il più accuratamente possibile e con magnifica chiarezza, la storia di S. Mattia apostolo.
In definitiva, un pezzo di storia del paese, in quanto S. Mattia, seppur nei cuori del popolo forse è secondo al Beato Benvenuto (esatto, Beato, non ancora Santo), rimane comunque il principale patrono di Deliecto, assieme alla Madonna dell’Olmitello.
Una tesi molto ben strutturata, quella della dott.ssa Russo, che ha effettuato accurate ricerche sulla statua oggi venerata (fatta costruire dai marchesi Miroballo nel ‘600) e sulla diffusione del culto di S.Mattia fra i nobili e tra il popolo. Una tesi che rivaluta la figura del Santo ai nostri occhi perchè sembra che nella prima metà del ‘900 fosse caduto proprio in bassa fortuna, poveretto, il tutto a maggior gloria del Beato Benvenuto. E solo negli ultimi decenni, forse soprattutto legando il suo nome ai tradizionali falò del 24 febbraio, la considerazione per S. Mattia è risalita nei cuori dei delicetani.
Insomma, una tesi davvero interessante, soprattutto nell’ambito dello studio della nostra cultura e delle nostre radici.
Non resta che augurarsi che qualche istituzione, come ha suggerito l’avv. Iossa, si accorga del lodevole lavoro svolto dalla dott.ssa Russo e da altri ragazzi e inizi a sostenerli (hai visto mai), magari con la pubblicazione di queste tesi, che non restino più a prendere polvere su uno scaffale ma diano luce a un frammento del nostro passato.

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