L’arte del presepe delicetano

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Il presepe di zio Nardino
L’arte del presepe delicetano

DELICETO – Navigando spassionatamente su internet, visitando il sito di youtube, abbiamo ritrovato un video denominato “Deliceto Presepe Zio Nardino”. Visualizzando il file, abbiamo potuto ammirare un presepe artistico di pregevole fattura, curato nei minimi particolari, con pupi statici e soggetti in movimento, che fa trasparire la passione e la cura con cui l’autore ha collocato ogni singolo elemento. Ma la soddisfazione maggiore è stata quella di scoprire che l’artefice dell’opera (questo è il nome più appropriato!) altro non è che un nostro affezionato lettore nonché caro concittadino residente a Pesaro, Leonardo Piccinno. Molti dei lettori più giovani probabilmente non riusciranno a capire di chi stiamo parlando (questo anche a causa del fatto che ormai sono molti anni che risiede, per motivi di lavoro, fuori Deliceto), ma tutti, sicuramente, ricordano con piacere il presepe di sughero e gesso che era collocato nella stanza “delle confessioni” presso il Convento di Santa Maria della Consolazione, anche in quel caso l’ideatore e realizzatore era il sig. Piccinno che, agli inizi degli anni novanta, ci regalò un’opera che per anni è stata motivo di vanto per tutti noi delicetani. Il sig. Leonardo questa volta ci ha stupito realizzando un presepe artistico che misura circa 6,30 mq. e, per meglio comprendere il valore dell’opera, gli abbiamo rivolto alcune semplici domande.
Com’è stata realizzata l’opera?
«Il presepe è stato realizzato interamente a mano, secondo lo stile del presepe del ‘700 napoletano. Il paesaggio e le costruzioni sono in sughero, le statue in terracotta policroma dipinte a tempera, mentre il cielo e gli effetti luminosi sono realizzati in fibra ottica».
Perché è stato realizzato?
«Non c’è un motivo specifico, se non l’esigenza di rispettare la tradizione e dare un significato profondo al Natale dei nostri tempi, attraverso la rappresentazione della nascita di nostro Signore Gesù Cristo».
Attualmente dove si trova? «Il presepe si trova a casa mia a Pesaro, città dove vivo. Misurando circa 6,30 mq., sono costretto a realizzarlo in un locale ampio che si trova nel mio garage. Inizio a prepararlo già nei primi mesi dell’anno, incominciando a costruire le statuette e le case o altre strutture urbane, in base a un progetto che maturo nella mia mente. Mi ispiro nella realizzazione a paesaggi montani, in omaggio a Deliceto ed ai luoghi a me cari. Cerco sempre di realizzare angoli e scene di vita paesane, perché nella tradizione del ‘700 napoletano il presepe deve rappresentare la festa che il popolo tributa alla nascita di Gesù Bambino e, per questo, debbono essere rappresentati le arti, le professioni ed i momenti di vita quotidiani».
Come nasce in lei la passione di realizzare presepi artistici? «Mi porto dietro la formazione ricevuta da ragazzino dai miei genitori che consisteva nel realizzare il piccolo presepe della tradizione familiare in casa. Nel corso degli anni, una capanna in legno, con la natività, ricevuta in regalo da mia sorella in occasione di un Natale, la trasformai realizzando un piccolo paesaggio in sughero. Da questa prima esperienza, ho avvertito l’esigenza di migliorare e sperimentare nuovi percorsi, fino ad arrivare a costruire, interamente da me, tutto ciò che necessita per l’allestimento: il paesaggio, le statue in terracotta, l’oggettistica».
Questo sarà il primo di una lunga serie? «Questo è l’ennesimo di una lunga serie che puntualmente ogni anno disfo dopo un certo periodo di esposizione. Al Natale successivo, ne realizzo un’altro completamente diverso dal precedente. Serie che, comunque, continuerà fino a quando avrò la possibilità, fisica ed economica, di poter esprimere la mia passione».
Sulla scia della mostra-concorso della Provincia di Foggia “Natale in casa Daunia”, dopo il successo ottenuto dal presepe in gara realizzato presso la Chiesa dell’Olmitello, l’Associazione Turistica Pro-Loco di Deliceto, ha lanciato l’idea di realizzare presso il Convento della Consolazione, una volta terminati i lavori, un museo dei presepi per testimoniare ancor di più il valore intrinseco che esiste tra questo luogo e il Natale.
Sarebbe interessato a realizzare un Presepe artistico da collocare nel costituente museo? «Certo che mi farebbe piacere. Il presepe esistente l’ho realizzato io agli inizi degli anni novanta, utilizzando, però, in quel caso, statuine acquistate a Napoli in via San Gregorio Armeno. In quell’occasione mi diede un valido aiuto il mio amico Lorenzo Infante e lo realizzai in memoria di mio padre deceduto, donandolo alla Comunità Mariana. Apprendo solo ora la notizia che è stato smontato e spero vivamente che non sia andato disperso. Se così fosse, ne proverei un grande dispiacere».
Invitiamo tutti i nostri lettori a visualizzare il video del presepe così da poter ammirare un presepe artistico tutto delicetano.

Paco Capano

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