LE CASE DI RIPOSO: un’occasione di sviluppo

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Le case di riposo: un’occasione di sviluppo

 

 

G.G.

 

L’indice di vecchiaia consente di valutare il livello di invecchiamento della popolazione, con riferimento ad un determinato territorio. Tecnicamente, l’indice di vecchiaia è il rapporto percentuale tra l’ammontare della popolazione che ha compiuto e superato i 65 anni e quella compresa tra zero e 14 anni.

A Bovino, nel 2010, il 27,3% della popolazione ha superato i 65 anni. Nello stesso periodo, a S. Agata di P. gli ultra sessantacinquenni hanno raggiunto il 26,3% della popolazione complessiva; ad Accadia il 22,8%; a Deliceto il 22,2%. In media, nei nostri quattro paesi, quasi 1/4 della popolazione ha superato i 65 anni, a differenza di ciò che avviene a livello regionale: complessivamente in Puglia le persone con un’età superiore ai 65 anni, sono meno di 1/5 (18,2%).

La popolazione dei nostri comuni è, quindi, più vecchia della media regionale, sia per ragioni legate alla scarsa natalità, particolarmente accentuata nei nostri comuni, sia per lo spostamento della popolazione più giovane verso centri abitati più grandi e meno marginali, con maggiori risorse e più opportunità lavorative. Alla luce dei dati statistici riportati, meglio riassunti nelle tabelle di seguito pubblicate, è da accogliere con grande entusiasmo ogni iniziativa finalizzata a migliorare le condizioni di vita degli anziani. In questo contesto si inserisce la nuova apertura a Bovino della “Casa della Speranza Giovanni Paolo II”, residenza destinata ad accogliere ed assistere persone anziane, inaugurata alla presenza dell’Assessore Regionale Elena Gentile in data 11 aprile 2011.

La casa di riposo di Bovino va ad aggiungersi a quelle già esistenti ad Accadia e S. Agata, ampliando, così, a beneficio dell’intero territorio, i presidi assistenziali a disposizione dei nostri anziani. Anche a Deliceto sono in fase avanzata i lavori di costruzione di una casa di riposo per anziani, grazie al progetto “Futuro Sereno”, presentato dall’Opera Pia Bonuomo, finanziato dalla Regione Puglia e con un impegno di spesa dell’Amministrazione Comunale locale. La struttura disporrà di 30 posti letto e sarà in grado di offrire servizi diurni e di mensa ad altri 60 anziani. I lavori dovrebbero terminare, come dichiarato dal Presidente dell’IPAB Palumbo, in un comunicato diffuso dalla Pro-Loco di Deliceto, nel mese di luglio del 2012. 

I nostri quattro comuni, ciascuno con una propria struttura ricettiva, manifestano pertanto una spiccata vocazione in campo socio assistenziale. Il nostro territorio, anche grazie agli altri paesi del Subappennino dotati di case di riposo, muovendosi in modo sinergico, può diventare una meta ambita per quanti volessero trascorrere, in un ambiente salubre e suggestivo, gli anni dedicati al riposo. Gli ospizi, oltre che un servizio per gli anziani, rappresentano una potenzialità sotto il profilo occupazionale. In generale, la prestazione di servizi in favore degli anziani, in un Paese come l’Italia, destinato ad invecchiare, costituisce un’occasione di sviluppo economico da cogliere con prontezza. A tal fine, sono necessarie, contestualmente alla realizzazione delle case di riposo, politiche volte a migliorare le condizioni di vita degli anziani: abbattimento delle barriere architettoniche, limitazione del traffico, creazione di centri di aggregazioni e, in generale, realizzazione di attività e progetti per rendere più fruibile il territorio e per favorire l’integrazione socioculturale degli anziani stessi.

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