PAROLA D’ORDINE DROGA

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LUCERA (FG). Aveva trasformato la propria abitazione in una vero e proprio market della droga, dotandola di un impianto di videosorveglianza di ultima generazione per monitorare eventuali controlli delle Forze di Polizia e addirittura chiedendo una parola in codice ai clienti che lì si recavano per effettuare acquisti.

Tutti gli accorgimenti adottati non hanno però consentito a Romino DRINI, classe 1991, di origini albanesi, incensurato, di sfuggire all’attività repressiva posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Lucera, che lo hanno tratto in arresto nella serata di sabato scorso per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli uomini dell’Arma, venuti a conoscenza del fitto via vai dall’abitazione dell’uomo, hanno deciso di effettuare dei servizi di osservazione, notando effettivamente un intenso movimento di giovani che, una volta entrati nello stabile, si allontanavano repentinamente con fare guardingo.

Due ragazzi sono stati così fermati e sottoposti a controllo e ben presto sono giunte le conferme ai sospetti dei militari: entrambi, infatti, sono stati trovati in possesso di alcuni frammenti di hashish e per loro è scattata immediatamente la segnalazione alla Prefettura di Foggia.

I Carabinieri, scoperta pure l’esistenza di un impianto di videosorveglianza e di una sorta di parola d’ordine, si sono presentati in abiti civili presso l’abitazione del Drini che, sicuro di trovarsi di fronte gli ennesimi clienti e alla possibilità di incrementare il proprio giro di affari, ha aperto loro la porta senza alcuna remora, salvo poi scoprire l’amara sorpresa: i militari, una volta all’interno della casa, hanno subito svolto un’accurata perquisizione. Il 27enne è stato così trovato in possesso di 15 dosi di stupefacente del tipo cocaina e hashish, pronte per essere vendute, nonché tutta la strumentazione per il relativo confezionamento.

Il Drini è stato successivamente accompagnato presso la caserma di Via San Domenico per tutti gli adempimenti del caso e, alla luce delle evidenze raccolte, è stato dichiarato in stato di arresto.

L’arresto è stato convalidato in sede di giudizio direttissimo, svoltosi presso il Tribunale di Foggia.

MONTE SANT’ANGELO: DUE ARRESTI PER FURTO AGGRAVATO.

Nel pomeriggio del 30 luglio 2018 i Carabinieri della Stazione di Monte Sant’Angelo hanno arrestato, su ordine di custodia cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria, due giovani del posto, ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso operato la notte tra il 14 ed il 15 febbraio 2018 in Monte Sant’Angelo.

Più in particolare, durante la notte tra il 14 ed il 15 febbraio 2018, quattro persone, dopo essersi introdotte all’interno di un locale di Corso Vittorio Emanuele, danneggiavano le slot machine presenti al suo interno ed asportavano la somma di oltre 1.600 € in esse contenute, per poi dileguarsi.

Le immediate indagini poste in essere dai Militari della locale Stazione Carabinieri permettevano di individuare, grazie anche all’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, tra gli autori del furto, Ciliberti Nicola (20enne del posto) e Ghinea Paul Sorin (29enne nato in Romania ma residente in Monte Sant’Angelo), entrambi noti per pregresse vicende penali e di polizia a loro carico.

Sulla base delle indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia ha disposto che i due indagati fossero sottoposti agli arresti domiciliari, ritenendo la sussistenza del concreto pericolo di commissione di altri reati analoghi da parte dei due, tento conto dei loro trascorsi giudiziari.

A tal riguardo si segnala come proprio Ciliberti Nicola, il 9 marzo 2018 sia stato arrestato, sempre dai Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nella flagranza di reato per il tentato furto aggravato in abitazione in danno di un anziano invalido di Manfredonia, unitamente ad altre quattro persone, nonché in data 16 luglio 2018, ad opera ancora dei Carabinieri della Compagnia sipontina, su ordine di custodia cautelare emesso dall’A.G. nei confronti suoi e di altre quattro persone, per la commissione di diversi furti in abitazione, consumati e tentati, tra i mesi di febbraio e marzo 2018, in danno di anziani residenti in Manfredonia.

VIESTE: DUE ARRESTI AD OPERA DEI CARABINIERI DELLA LOCALE TENENZA E DEI CACCIATORI DI CALABRIA E SICILIA.

Nella serata del 30 luglio 2018 i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico della Tenenza di Vieste, unitamente ai militari degli Squadroni Carabinieri Eliportati Cacciatori di Calabria e Sicilia, hanno arrestato due persone: Surano Giovanni (34enne viestano, già noto alle FF.OO. per i suoi precedenti penali e di polizia e ritenuto essere appartenente al locale gruppo criminale riconducibile a Marco Raduano), su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dall’A.G., e Ferri Leonardo (18enne viestano ed incensurato), quest’ultimo nella flagranza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Più in particolare Surano Giovanni si trovava già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, successivamente al suo arresto in flagranza in data 3 maggio 2018, operato sempre dai Carabinieri, che nel corso di una perquisizione in un appartamento nella sua disponibilità nel centro storico viestano, avevano rinvenuto un vero e proprio arsenale di armi, munizioni ed esplosivi (5 pistole, 1 fucile a pompa, un fucile d’assalto mitragliatore AK 47 kalashnikov, diverse centinaia di munizioni di vario calibro ed una bomba artigianale), nonché un chilogrammo di cocaina, 7 chilogrammi di hashish e 20 chilogrammi di marijuana, oltre ad un disturbatore di frequenze jammer, passamontagna, drone, coltelli a serramanico, la somma di 1.500 € in contanti, bilance di precisione e materiale vario per il confezionamento di dosi di droga.

A seguito della segnalazione pervenuta dai militari della Tenenza Carabinieri di Vieste, con cui si riferiva che il Surano aveva contattato un’altra persona, dicendole che le avrebbe dato istruzioni su cosa dire in occasione del processo che lo vede coinvolto, onde procurarsi una testimonianza a lui favorevole e si metteva in evidenza che chiunque avrebbe potuto introdursi nell’appartamento dove era stato rinvenuto l’arsenale e la droga recuperata dai Carabinieri in occasione del suo arresto, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia ha emesso nei suoi confronti ordinanza con cui sostituiva la misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere, cui gli uomini dell’Arma hanno dato corso. Al termine del compimento degli atti, dunque, Surano Giovanni è stato tradotto presso il Carcere di Foggia, ove è stato nuovamente associato a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sempre nella medesima serata del 30 luglio 2018, i Carabinieri della Tenenza di Vieste e degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Calabria e Sicilia, nel corso di una perquisizione domiciliare operata d’iniziativa nei confronti del giovane incensurato viestano, Ferri Leonardo, hanno rinvenuto, abilmente occultati dietro ad un mobile del bagno, due panetti di hashish da 100 grammi ciascuno, illecitamente detenuti per il traffico illecito da parte del ragazzo, nonché la somma di quasi 18.000 €, ritenuta essere il provento dell’attività di spaccio di stupefacenti da lui posta in essere, che veniva quindi sequestrata, unitamente alla droga recuperata dai militari.

Pertanto, Ferri Leonardo è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e posto agli arresti domiciliari.

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