CASALVECCHIO DI PUGLIA (FG): 35ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER FURTO

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CASALVECCHIO DI PUGLIA (FG): 35ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER FURTO.

 

I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto un 35enne originario di San Severo, L.M., ritenuto responsabile del reato di furto aggravato.

I fatti si sono verificati nella mattinata del 24 luglio scorso, quando i militari della Stazione di Castelnuovo della Daunia, allertati da un cittadino che segnalava un veicolo sospetto che si stava allontanando rapidamente da un sito commerciale, sono intervenuti in località Coda di Lepre del Comune di Casalvecchio di Puglia, intercettando il mezzo e vanificando dunque quello che sembrava essere un vero e proprio tentativo di fuga.

Una prima ispezione ha consentito agli uomini dell’Arma di accertare come il veicolo fosse stato caricato con materiale ferroso, utensili vari ed un piccolo quadriciclo a motore per bambini ma la sorpresa più grande è emersa durante le operazioni di identificazione degli occupanti: il conducente del mezzo, infatti, era in compagnia di suo figlio, di appena 10 anni.

Non riuscendo a giustificare il possesso del materiale trovato a bordo del suo autoveicolo, l’uomo è stato così accompagnato presso la Stazione Carabinieri di Castelnuovo della Daunia per più approfonditi accertamenti, da cui è emersa la provenienza illecita dei beni.

È stato infatti accertato come tutti gli oggetti fossero stati asportati poco prima da un’abitazione e da un padiglione commerciale, poco distanti dalla zona in cui l’uomo è stato sottoposto al controllo di polizia.

Sulla scorta di tali indizi i militari, anche alla luce dell’aggravante di aver commesso il reato alla presenza di un minore infraquattordicenne, lo hanno dichiarato in arresto e lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Foggia.

L’arresto è stato convalidato in sede di giudizio direttissimo, svoltosi presso il Tribunale di Foggia.

 

E’ di 4 persone arrestate il bilancio degli ultimi controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, tra il centro ofantino e Trinitapoli, hanno sorpreso due pregiudicati nella flagranza del reato, eseguendo per i restanti due altrettanti provvedimenti del Giudice.

Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato MUSICCO ANTONIO cl. 84, pregiudicato del posto. L’uomo veniva sorpreso nottetempo dai militari dell’Aliquota Radiomobile davanti all’abitazione della moglie, dalla quale è separato. Gli immediati accertamenti posti in essere dagli operanti permettevano di stabilire che era già da tempo che l’uomo, al fine di indurre la donna a riprendere la relazione sentimentale, la minacciava in tutti i modi, portandola a temere oggettivamente per la propria incolumità. Lo stesso veniva arrestato per atti persecutori e associato presso la Casa Circondariale di Foggia.

 

Sempre i militari dell’Aliquota Radiomobile traevano in arresto SECCIA ANTONIO cl. 68, pregiudicato cerignolano. L’uomo, ristretto agli arresti domiciliari per ricettazione, non veniva trovato a casa. Solo dopo circa un’ora faceva rientro, trovando i militari ad attenderlo. Contestatogli il reato di evasione, lo stesso veniva risottoposto agli arresti domiciliari.

 

Sempre a Cerignola, i militari della locale Stazione eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Bari nei confronti di MONOPOLI GIROLAMO cl. 82, pregiudicato cerignolano. L’uomo, che stava scontando la sua pena godendo del beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali, essendo stato sorpreso dai militari a trasgredire in più circostanze le prescrizioni impostegli, veniva rinchiuso nel carcere di Foggia.

 

A Trinitapoli, infine, i militari della locale Stazione traevano in arresto PERGOLA NICOLA cl. 56. Anche in questo caso, i militari davano esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Foggia per le continue violazioni delle prescrizioni degli arresti domiciliari, accertate e segnalate dai militari operanti, a cui l’uomo era sottoposto per violenza sessuale. Al termine degli accertamenti di rito, l’uomo veniva rinchiuso nel carcere di Foggia.

 

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