I CARABINIERI ARRESTANO CINQUE PERSONE E NE DENUNCIANO ALTRE DUE

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Fine settimana movimento per i Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, tra la serata di venerdì e la domenica hanno tratto in arresto cinque persone, deferendone in stato di libertà ulteriori due. In particolare, i militari, anche grazie al prezioso supporto di un velivolo del 6° Elinucleo di Bari-Palese, e alla collaborazione di due unità cinofile, una antidroga e una per la ricerca di esplosivi, hanno sorpreso tutti e cinque gli arrestati in flagranza per reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, all’evasione e alla resistenza a pubblico ufficiale.

A Margherita di Savoia i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto RONZULLI GABRIELE, cl. ’64, pluripregiudicato del posto. Durante un’accurata perquisizione domiciliare, il cane antidroga ha indicato ai militari di controllare il cestino dell’immondizia. Svuotatolo, al di sotto di un cumulo di pattume i militari hanno rinvenivano 28 dosi di hashish, del peso di circa 21 grammi. Per il RONZULLI, non nuovo ad episodi di spaccio di droga, quindi, sono scattati gli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno.

A Cerignola, invece, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NORM hanno arrestato CIRULLI ANTONIO, cl. ’90, pregiudicato cerignolano. I militari, intervenuti a casa sua su segnalazione del 118, che vi aveva inviato un’ambulanza su richiesta dei genitori del CIRULLI a causa del suo grave stato di agitazione dovuto all’abuso di alcol e droga, sono stati fatti oggetto di gravi offese e minacce da parte dell’esagitato che, ad un certo punto, è addirittura balzato dal balcone di casa, scagliandosi contro i militari che, per bloccarlo, si sono visti costretti a far ricorso alla forza. Finalmente ammanettato, il CIRULLI è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e, a causa della gravità della condotta tenuta, è stato poi rinchiuso nel carcere di Foggia.

Per resistenza a pubblico ufficiale è finito in manette anche CALVIO GIUSEPPE, cl. ’93, incensurato cerignolano, il quale, alla guida della propria auto, non si era fermato all’alt intimatogli da una pattuglia della Stazione di Cerignola e si era dato alla fuga per le vie del centro cittadino, venendo infine bloccato nei pressi della propria abitazione nel quartiere “Torricelli”. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Sempre a Cerignola, infine, doppio arresto per evasione effettuato ancora dai Carabinieri della Stazione di Cerignola. Si tratta di MONOPOLI FABRIZIO, cl. ’91, e TARANTINO ANTONIO, cl. ’90, entrambi pregiudicati e sottoposti ai domiciliari per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi sono stati sorpresi dai militari all’esterno delle rispettive abitazioni, ed entrambi sono stati risottoposti agli arresti domiciliari.

GIOVANE RIFUGIATO ORIGINARIO DELLA GUINEA SI INTRODUCE DI NASCOSTO NEL C.A.R.A. DI BORGO MEZZANONE E DEVASTA LA MENSA.

Nella notte tra sabato e domenica scorsi i Carabinieri della Stazione di Zapponeta, unitamente ai militari della Stazione di Stornara, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato il 20enne PERETE Bangal, originario della Guinea e titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Nel Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Manfredonia, in località Borgo Mezzanone, durante la notte, i militari di servizio erano stati allarmati da rumori provenienti dal locale adibito a sala mensa. Immediatamente accorsi sul posto, vi avevano sorpreso il giovane che, dopo aver sfondato la porta di ingresso, si era introdotto nel locale e aveva distrutto ogni arredo della sala.

Solo dopo notevoli sforzi, e adoperando la necessaria forza per contenerlo, i militari erano riusciti a immobilizzare l’esagitato e a condurlo presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Manfredonia per gli accertamenti sulla sua identità, essendo, al momento, privo di qualsiasi documento.

Si è così appurato che il ragazzo della Guinea, in passato già ospite del C.A.R.A., ne era stato dimesso, e aveva probabilmente trovato sistemazione in qualche baracca presente lungo la vicina “ex pista”, situata all’esterno del Centro Accoglienza. Lo stesso è inoltre risultato titolare di regolare permesso di soggiorno, in corso di validità, per motivi umanitari.

Inspiegabili al momento le motivazioni poste alla base del gesto.

Al termine delle formalità, il PERETE è stato dichiarato in arresto e tradotto dagli uomini dell’Arma presso il carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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