CASALVECCHIO DI P. MALTRATTAVA L’ANZIANA MADRE

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I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di maltrattamento in danno di familiari conviventi, un 48enne di Casalvecchio di Puglia, Antonio Fulgaro, già gravato da precedenti di polizia.

I militari della Stazione di Casalnuovo Monterotaro sono intervenuti presso l’abitazione dove l’uomo risiede con l’anziana madre su segnalazione di personale sanitario del 118. Il Fulgaro, infatti, preso dall’ira nei confronti della donna, aveva infranto la vetrata di una porta, provocandosi delle lesioni da taglio ad una mano.

Gli uomini dell’Arma, una volta sul posto, hanno raccolto tutti gli elementi per ricostruire minuziosamente gli squallidi contorni della vicenda e, prestando ascolto all’accorata richiesta di aiuto della madre, si è potuto accertare come il 48enne, disoccupato, aveva ridotto la donna in uno stato di vera prostrazione psicologica.

È stato accertato come l’uomo, in più occasioni, abbia pesantemente insultato la donna, colpevole a suo dire di non dargli il denaro sufficiente a soddisfare le proprie esigenze. Dalle violenze verbali il Fulgaro era poi passato anche alle vie di fatto, distruggendo le suppellettili dell’abitazione e utilizzandole spesso come corpi contundenti per colpire la madre.

Alla richiesta dei militari di seguirlo in Caserma il Fulgaro, che in un primo momento sembrava essersi calmato, si è violentemente scagliato contro di loro e solo l’arrivo di personale di supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lucera, nonché della Stazione di Celenza Valfortore, ha impedito che potesse verificarsi il peggio, consentendo di immobilizzare l’uomo in condizioni di assoluta sicurezza.

I Carabinieri, dunque, hanno accompagnato l’uomo presso il Comando Compagnia di Lucera, dove sono stati svolti tutti gli accertamenti di rito, al cui esito è così stato dichiarato in stato di arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia. Convalidato l’arresto in sede di giudizio direttissimo, l’uomo è stato successivamente scarcerato.

 

Ennesimo colpo messo a segno dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola contro il fenomeno della ricettazione e conseguente riciclaggio di parti di automezzi rubati. A finire nella rete dei militari dell’Arma, questa volta, sono stati due pregiudicati cerignolani: si tratta di GERVASIO PIETRO, cl. ’78, e MARINARO CRISTOFORO, cl. ’75.

I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando i militari della Stazione di Cerignola, avendo avuto notizia che all’interno di una delle tante ditte di autodemolizioni giungessero dei mezzi rubati destinati allo smontaggio ed al conseguente commercio degli autoricambi, hanno organizzato un servizio di osservazione per verificare l’informazione. Dopo molte ore di appostamento, tra i tanti mezzi che entravano ed uscivano dal piazzale, i militari hanno notato un furgone che, appena giunto, nonostante fosse nuovissimo stava per essere smontato.

Cogliendo i malfattori di sorpresa, i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’autodemolizione, bloccando tutte le possibili vie di fuga, impedendo così ai delinquenti, che hanno comunque tentato di fuggire, di sottrarsi alla cattura. Il furgone in parola, come intuito dai Carabinieri, è infatti risultato rubato a Foggia due giorni prima.

Ammanettati, dopo le formalità di rito, i due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Foggia. Risponderanno dei reati di ricettazione e riciclaggio.

I Comandi Stazione di Apricena e Poggio Imperiale hanno condotto nel corso degli ultimi due giorni una stringente attività di controllo del territorio, nel corso del quale sono stati effettuati numerosi posti di controllo lungo le principali arterie stradali e sui luoghi di maggior aggregazione. Complessivamente sono stati controllati 68 veicoli, di cui cinque sono stati sequestrati per mancanza della copertura assicurativa, e 185 persone, tra cui 39 noti pregiudicati locali.

Proprio nel corso di tale attività di presidio del territorio, i Carabinieri di Apricena hanno immediatamente riconosciuto, mentre passeggiava come se nulla fosse per le vie cittadine, Di Summa Salvatore, classe ’69, noto esponente della criminalità locale. L’uomo, attualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Poggio Imperiale, è stato notato aggirarsi a piedi da una pattuglia, che lo ha subito bloccato dichiarandolo in arresto per la violazione delle prescrizioni cui è sottoposto, e per le quali ha dimostrato il massimo spregio. Lo stesso è quindi stato posto ai domiciliari, e sarà segnalato all’Autorità Giudiziaria per un aggravamento della misura restrittiva.

Nell’ambito dei medesimi servizi, i Carabinieri di Poggio Imperiale hanno invece proceduto all’esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare nei confronti di Ferrelli Leonardo, classe ’81, anch’egli gravato da numerosi precedenti e ben conosciuto alle Forze dell’Ordine, anche per la sua parentela e vicinanza ai Di Summa. L’uomo, infatti, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova, era stato più volte sorpreso dai militari di Poggio Imperiale in reiterate violazioni della misura, puntualmente segnalate dagli stessi Carabinieri all’Autorità Giudiziaria, che ne ha quindi disposto la carcerazione. I militari si sono allora presentati presso la sua abitazione, da dove lo hanno portato al carcere di Foggia.

 

 

Nel corso degli ultimi giorni l’Arma dei Carabinieri ha quindi intensificato i controlli nelle cittadine dell’alto tavoliere, concentrando la propria attività nei centri di Torremaggiore e Apricena.

Proprio ad Apricena i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno concentrato la loro attenzione nei confronti di alcune carrozzerie ed officine meccaniche. I militari hanno così scoperto che in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico, senza alcuna autorizzazione era stata realizzata una vera e propria autocarrozzeria. Nel corso degli accertamenti i Carabinieri hanno appurato che i titolari del terreno avevano allestito tutto l’occorrente per operare sulle autovetture, ma in totale spregio delle norme sullo smaltimento dei rifiuti. E’ infatti stato accertato lo sversamento di oli e materiali altamente nocivi direttamente nel terreno, nonché l’emissione di fumi tossici nell’aria.

L’attività, che dimostra ancora una volta l’attenzione dell’Arma alla sicurezza ambientale e alla salute della popolazione, è terminata con la denuncia dei titolari e con il sequestro di tutta l’area.

Infine, ancora ad Apricena, i Carabinieri hanno anche proceduto ad arrestare un cittadino rumeno, AVRAM VASILE, classe ’69. L’uomo, nei cui confronti pendeva un’ordinanza di carcerazione per una rapina commessa nel 2013, è stato localizzato nella cittadina e immediatamente fermato. Lo stesso, una volta terminate le formalità di rito, è stato accompagnato in carcere.

 

 

 

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