OTTO ARRESTI PER CONCORSO IN FURTO, AGGRAVATO E CONTINUATO, DI ENERGIA ELETTRICA.

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Nei giorni scorsi i militari della Compagnia di San Giovanni Rotondo, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, nell’ambito di un servizio volto alla ricerca di refurtiva proveniente da alcuni furti che recentemente si sono verificati nelle campagne del circondario, nel corso di una perquisizione di un casolare in località “Santa Tecchia” si sono accorti che gli otto nuclei familiari che lo occupavano, e che vi avevano ricavato altrettanti alloggi indipendenti, erano tutti privi di contatore dell’energia elettrica, pur fruendone abbondantemente.

Fattisi a questo punto supportare da personale tecnico dell’Enel, i Carabinieri hanno così potuto accertare che l’intero stabile era alimentato elettricamente da un pericolosissimo collegamento abusivo alla rete stesa nelle immediate vicinanze, traendo quindi in arresto gli otto braccianti agricoli, tutti cittadini rumeni tranne l’ultimo, di nazionalità bulgara, Bica Mioara, cl. ’71, già nota alle forze dell’ordine, Vasile Dorel, cl. ’75, Gusatu Ilie Catalin, cl. ’90, già noto alle forze dell’ordine, Barac Stefan, nato in Romania, classe “86, anche lui già conosciuto dalle forze di polizia; Soare Octavian Florin, cl. ’78, Soare Adi Marius, cl. ’79, Nechifor Marin, cl. ’60, e Iliev Mihail, cl. ’78, tutti responsabili, in concorso, di furto aggravato e continuato di energia elettrica.
Il danno è stato complessivamente quantificato in 14.000 euro circa.
L’ Autorità Giudiziaria ha disposto la restrizione degli arrestati al proprio domicilio, in regime di arresti domiciliari.

Ieri i Carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fini Luca, cl. ’99, già noto alle Forze dell’Ordine. I militari si sono presentati all’alba presso la sua abitazione, dalla quale è stato prelevato e portano al carcere di Foggia.

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica, giunge al termine di una minuziosa attività di indagine condotta dai Carabinieri della cittadina garganica. I militari avevano inizialmente raccolto lo sfogo disperato di una donna del posto, che si era confidata con loro raccontando di essere vittima ormai da mesi di continue e reiterate vessazioni da parte del fratello. La donna, restia a sporgere una formale denuncia, rassicurata e sostenuta dai Carabinieri si è però poi convinta a procedere, descrivendo minuziosamente quanto sofferto nel corso di numerosi episodi. La vittima ha così raccontato di come il fratello si presentasse quasi quotidianamente presso la sua abitazione, pretendendo denaro, minacciandola di morte ed insultandola pesantemente. I Carabinieri hanno accertato che il giovane aveva anche causato alcuni danneggiamenti nei confronti della sorella, tagliandole gli pneumatici dell’auto e distruggendo il citofono del portone di casa. In un occasione, l’uomo, coltello a serramanico in pugno, era anche arrivato a minacciare di sgozzare la sorella se questa non avesse ceduto alle sue richieste estorsive.

Raccolti tutti gli elementi necessari, i Carabinieri hanno riportato all’ A.G. quanto accertato, consentendo quindi l’emissione della misura coercitiva.

Il giovane, tradotto presso il carcere di Foggia, dovrà rispondere dei reati di estorsione continuata e danneggiamento.

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