Quando si dice “tesori nascosti”

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DELICETO – Risale a circa 10 anni fa il ritrovamento di un antico abbeveratoio in pietra venuto fuori, in maniera casuale, durante i lavori di scavo che interessavano la zona “arena cavata”. Gli studi effettuati sul luogo della scoperta (precisamente il sito è in via Umberto Giordano) hanno permesso di ricostruire la storia dell’abbeveratoio/fontana: la struttura risale ad epoca medioevale ed è collocata in una zona che dobbiamo immaginarci come una strada di transumanza, adibita cioè al pascolo di animali che dalla collina scendevano a valle; conserva una struttura ben definita, quasi per nulla segnata dal tempo e dall’ammontare di terra che per secoli l’ha tenuto nascosto. Qualche anno fa (grazie anche all’interesse di un singolo, il dottor Vincenzo Mazzei) è stata posta una recinzione a protezione, salvaguardia e soprattutto valorizzazione di un altro piccolo-grande tesoro che la storia ci ha tramandato.

Eppure, oggi sembra di nuovo che la terra si stia riprendendo ciò che gelosamente aveva custodito, aiutata, inoltre, dalla fitta ed incolta vegetazione che lascia solo intravedere cosa è nascosto fra i cespugli. Urge un intervento. (Teresa Bizzarro)

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