TROIA – U.S. ELCE: 2-0

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Campionato di Terza Categoria Girone B

12a Giornata di ritorno

Troia – U.S. Elce: 2-0

di Paco Capano

La squadra affronta IL Troia, squadra prima in classifica alla ricerca di punti per staccare l’unica reale contendente il Rocchetta; ma l’Elce non è disposta a cedere punti facilmente e, tra le numerose ed importanti assenza, affronta la gara con lo spirito vincente, capitolando solo al finire della gara.

L’Elce invece di attendere gli avversari, li aggredisce e, con la forza delle 3 punte, mette in crisi la capolista che nei primi 15 minuti non riesce, non solo a superare la metà campo, ma neanche ad effettuare un solo tiro in porta, infatti la sua unica azione pericolosa è un lancio lungo a cercare l’attaccante che si ritrova però in netto fuorigioco. Poi al vero primo affondo della gara l’arbitro (che già nella gara contro il Biccari, allora capolista ma oggi in terza posizione, regalò punizioni e favori a discapito della squadra arancione, decretando poi alla fine della gara un rigore inesistente per il Biccari di cui, neanche lui riusciva a distinguere l’autore del fallo!), concede un fallo da rigore di Capano Pasquale per atterramento in area dell’attaccante ben imbeccato in area. Ma fallo non era, infatti il contatto è stato impercettibile ma, ancora una volta, il direttore di gara penalizza gli arancioni favorendo le squadre di alta classifica… che sia una coincidenza? Non lo sappiamo, ma alle proteste della squadra ospite, l’arbitro estrae il cartellino giallo nei confronti dell’autore del fallo, ribadendo alle critiche e i riferimenti alla partita con il Biccari, “questa è la stessa ammonizione della partita di Biccari”… vergognoso! Ritornando alla gara, lo stesso attaccante si incarica di battere il rigore ma la palla si stampa sulla traversa e termina fuori. L’Elce superato il pericolo prova a tornare a giocare ma ancora l’arbitro diventa ancora una volta protagonista, rilancio del centrocampo arancione che viene praticamente “murato” dal difensore avversario, gli arancioni protestano, ma i locali effettuano un lungo alla ricerca dell’attaccante che, di prima intenzione, colpisce di testa superando in uscita il portiere Lavista Giovanni, che sostituisce l’assente Troccola Antonio. Tra le proteste, il direttore di gara convalida la rete e si riparte dall’1-0 a favore del Troia. Gli arancioni provano di nuovo ad impostare la partita ma è ancora il direttore di gara il protagonista: contatto fortuito tra Chinni Saverio e il centrocampista locale, che può essere considerato fallo, ma l’arbitro non solo decreta la punizione ma espelle il giocatore delicetano per doppia ammonizione lasciando l’Elce in dieci, completando così la sua opera… ! … vergognoso…!

Gli arancioni però non ci stanno e, nonostante l’inferiorità numerica, provano a riversarsi in avanti concretizzando diverse buone azioni di gioco ma poco sfruttate, su tutte da menzionare quella capitata a Doto Michele che, raccolta palla in area tira a colpo sicuro ma la deviazione di un difensore evita il goal certo. Finisce così la prima frazione.

Nella seconda frazione di gara il Troia diventa più remissivo e, invece di far girare palla per sfruttare l’uomo in più, effettua solo rilanci lunghi su cui la difesa arancione è brava ad intervenire, sfruttando in maniera corretta la regola del fuorigioco. Nonostante l’inferiorità numerica l’Elce non corre reali pericoli, da menzionare: una buona parata centrale del portiere Lavista Giovanni su tiro dal limite dell’area; un pallonetto fuori dallo specchio della porta nell’unico errore difensivo del fuorigioco; e due uscite sbagliate del portiere Lavista, a causa anche dell’estrema leggerezza del pallone che, in area si muove imprevedibilmente. A parte questi singoli brividi è l’Elce a fare la gara, facendo gira molto palla ma sfruttando poco e con poca “cattiveria sportiva” le occasioni concesse da una squadra, capolista, ma non certo irresistibile, su tutte da menzionare: il tiro da posizione defilata di Lamatrice Antonio su cui il portiere compie un bell’intervento, deviando la palla alta sulla traversa; l’occasione finale capitata sui piedi di Strazzella Luigi che, sulla linea del fondo, invece di servire al centro prova a beffare il portiere sul suo palo ma la palla termina fuori.

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