“MO VEN NATAL”

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Si fa presto a dire: “Che bello, arriva Natale”. Se solo ci si fermasse a pensare a tutte le persone che non possono neanche pensare di festeggiarlo. Ma lasciamo fuori da questa digressione i bambini del Terzo Mondo. Lasciamo fuori da questa elucubrazione mentale la parte meramente religiosa. C’è chi crede, chi non crede, chi crede di più, chi crede di meno, chi crede solo la notte fra il 24 e il 25 dicembre e coglie l’occasione per rimettere piede in chiesa. Ma non è questo il punto in questo momento. Il punto è che il Natale può essere davvero terribile. Innanzitutto, la folla. Impossibile camminare, fare la spesa in tranquillità nei supermercati, impossibile trovare parcheggio. C’è sempre qualcuno che è arrivato prima di te: ha comprato l’ultima maglia della taglia o del colore che volevi tu. O l’ultimo chilo di ricotta disponibile da lì ai successivi quattro giorni. Impossibile non prendere dai due ai tre chili, se vivi da Roma in giù. Odioso dover esser costretti a pranzare e/o cenare coi parenti. I parenti. I bambini che urlano. I racconti insulsi della cugina, gli aneddoti dello zio a cui fai finta di divertirti. Detestabile l’idea di dover ricambiare regali. I regali! I regali sono una delle parti più amare del Natale. Quanti, quanti portafogli terribili, o libri insulsi, o calze con i fiocchi di neve ricamati a mano abbiamo nei nostri cassetti?! Troppi. E le mutande rosse? Ma, per caso, dobbiamo scrivere un vademecum sul fatto che non si possono regalare senza criterio mutande rosse?! Se regalate le mutande rosse… dovete regalare insieme anche il reggiseno dello stesso colore, altrimenti non riusciremo mai più ad abbinarlo a nulla!!!Una delle menate più grandi è la storia che a Natale siamo tutti più buoni. Ma che più buoni. Natale è il giorno in cui viene fuori più del solito il nostro egoismo, nel volere tante cose. Il nostro cinismo, nel non considerare che quando gettiamo metà del pranzo nell’immondizia, magari c’è qualcuno che ucciderebbe per quel cibo. La nostra ipocrisia nel far finta di essere buoni e felici. Vanno bene le luci per strada, fanno atmosfera. Vanno bene i tappeti rossi davanti a tutti i negozi. Vanno bene le ricette create apposta per l’occasione: la torta a forma di albero di Natale, il budino a forma di renna, i biscotti a forma di pupazzo di neve, il presepe di cioccolato… però… Babbo Natale che si arrampica sui balconi e sulle finestre basta! Quelli no. C’è un limite a tutto.

A.c.

2 Commenti
  1. solleone dice

    Non so chi sia l’autore di questo articolo. Sicuramente ha colpito in pieno il problema. Effettivamente non se ne può più. Diciamo una volta per sempre basta a questo spendere nevrotico del natale. Sembra quasi che chi non spende in proporzioni esorbitanti sia out. E non parliamo poi del veglione dell’ultimo dell’anno. Dicono: ma tanto per una volta all’anno! Questo vale solo per mettersi la coscienza in pace. 80 euro a persona, e forse più, per poche ore di…..niente. L’importante è poter dire >, ma fatemi il piacere. Di nuovo bravo/a all’autore dell’articolo e…auguri di un sereno 2010.

  2. toninosansevero dice

    Straquoto l´autore del testo . Buone feste a tutti .

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