GIACINTO ALFIERI, visse nel secolo XVI. Laureatosi in medicina a Napoli, fece presto carriera, grazie al suo acuto spirito di osservazione.

Libero docente, studiò nuovi metodi terapeutici delle malattie renali e contagiose.

A Foggia fondò con l’economista Marcantonio Coda l’Accademia dei Volubili.

Si trasferì a Napoli per approfondire i suoi studi, riuscendo così ad avere una notevole fama anche nell’ambiente partenopeo.

Pubblicò tre opere: “Opus de modo consulendi, sive, ut vulgus vocat, collegiandi” (opera sulla maniera di consultare); “De proeservatione a calculis, atque cunctis fere morbis, deque renalium medela” (come preservarvi dai calcoli e da quasi tutti i mali, all’incirca rimedio dei reni); l’ultima dedicata al marchese di Deliceto, Alessandro Miroballo, ed è intitolata “De peste et vera distinctione inter frebem pestilentem et malignam, non hactenus perspecta etc,” (della peste e della vera differenza fra febbre pestilenziale e maligna, non solo per quanto riguarda ecc.).

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